Dove: il monitoraggio viene effettuato fino a 1 miglio nautico dalla costa. I dati vengono restituiti alla Regione Siciliana responsabile dell’attuazione;

Cosa si monitora: acque, sedimenti, indicatori biologici quali le praterie di Posidonia oceanica, i popolamenti macroalgali delle coste rocciose, il macrobenthos dei fondi mobili, al fine di arrivare ad una classificazione di qualità dei tratti in cui è stata divisa la costa (D.lgs 152/2006  Norme in materia ambientale”).
Il monitoraggio comprende controlli su acque, sedimenti, ed indicatori biologici, al fine di arrivare ad una classificazione di qualità delle acque dei tratti in cui è stata divisa la costa siciliana.

La direttiva 2000/60/CE che istituisce il quadro per l’azione comunitaria in materia di acque ha introdotto un approccio innovativo nella legislazione europea in materia di acque, tanto dal punto di vista ambientale, quanto amministrativo-gestionale. La direttiva persegue obiettivi ambiziosi: prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo, migliorare lo stato delle acque e assicurare un utilizzo sostenibile, basato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili.

La direttiva 2000/60/CE si propone di raggiungere i seguenti obiettivi generali:

  • ampliare la protezione delle acque, sia superficiali che sotterranee;
    raggiungere lo stato di “buono” per tutte le acque entro il 31 dicembre 2015
  • gestire le risorse idriche sulla base di bacini idrografici indipendentemente dalle strutture amministrative
    procedere attraverso un’azione che unisca limiti delle emissioni e standard di qualità
  • riconoscere a tutti i servizi idrici il giusto prezzo che tenga conto del loro costo economico reale
  • rendere partecipi i cittadini delle scelte adottate in materia

Il monitoraggio delle acque è stato effettuato anche attraverso la “Convenzione per l’aggiornamento del quadro conoscitivo sullo stato di qualità delle acque sotterranee, superficiali interne, superficiali marino-costiere” sottoscritta con la Regione Siciliana – Dipartimento Acque e Rifiuti, finalizzata alla revisione del piano di gestione del distretto idrografico della Regione, per la raccolta delle informazioni utili alla definizione dello stato di qualità delle acque. Tali informazioni vengono quindi restituite al Dipartimento Acque e Rifiuti che si occuperà della loro pubblicazione.

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Relazione finale – Acque marino costiere
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