Le ispezioni ambientali integrate consistono nell’esame pianificato e sistematico dei sistemi tecnici, organizzativi e di gestione applicati negli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, per verificare che il gestore abbia adottato tutte le misure per prevenire possibili incidenti rilevanti e che disponga dei mezzi sufficienti per limitarne le conseguenze in caso di accadimento, sia all’interno sia all’esterno del sito.
I controlli e le verifiche sulla sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante sono raccolti e organizzati sistematicamente nel D.Lgs. 105 del 26/06/2015.
Due sono i principali momenti di controllo:
- l’istruttoria dei Rapporti di Sicurezza redatti dai gestori delle aziende (art.17 del D.Lgs 105/2015);
- l’attività ispettiva sui Sistemi di Gestione della Sicurezza (art.27 del D.Lgs 105/2015) adottati per la gestione degli stabilimenti. Entrambe le attività sono gestite dal Comitato Tecnico Regionale della Sicilia che ha sede presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per la Sicilia, il cui presidente è il Direttore Regionale dei VVF e in cui l’Agenzia Regionale per l’Ambiente partecipa con due componenti.
Le attività svolte durante l’istruttoria dei rapporti di sicurezza riguardano principalmente la verifica della corrispondenza dello stato dello stabilimento industriale con quanto riportato nel Rapporto di Sicurezza, la valutazione dell’analisi del rischio e degli apprestamenti di sicurezza approntati dal gestore per la prevenzione, la gestione dei rischi e la mitigazione delle conseguenze.
Queste attività vengono svolte anche tramite l’ausilio di sopralluoghi in stabilimento da parte di gruppi di lavoro incaricati dal CTR che effettuano verifiche in campo e richiedono prove di simulazione di eventi incidentali per dimostrare l’efficacia dei sistemi di sicurezza e di emergenza adottati dalla società.
Le verifiche sui Sistemi di Gestione della Sicurezza degli stabilimenti più grandi, individuati come sopra soglia nel D.Lgs. 105/2015 dipendentemente dalla classificazione dello stabilimento secondo i parametri definiti del D.lgs. 105/2015, sono programmate annualmente dal Comitato Tecnico Regionale (CTR) e sono affidate a specifiche commissioni ispettive composte da tre funzionari appartenenti rispettivamente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ad ARPA e ad INAIL. Il personale che compone le commissioni ispettive dispone di una formazione specifica per lo svolgimento dell’ispezione SGS, sempre secondo modalità dettate dal D.Lgs 105/2015 (ALL. H). L’attività ispettiva consiste nella verifica documentale delle procedure adottate per l’organizzazione e la gestione dello stabilimento e per la prevenzione degli incidenti rilevanti (SGS-PIR). Anche per questa attività sono effettuati sopralluoghi presso gli stabilimenti, e sono valutati i regimi di controllo e manutenzione dei sistemi tecnici critici per la sicurezza adottati dalla società per la gestione dei processi dello stabilimento.
Il Comitato Tecnico Regionale della Sicilia svolge ulteriori attività di vigilanza e controllo sugli stabilimenti RIR di soglia superiore, per la verifica dell’ottemperanza da parte delle aziende alle prescrizioni impartite dal CTR, o a seguito dell’accadimento di incidenti rilevanti.
Ispezioni ambientali integrate in Sicilia
Negli stabilimenti di soglia inferiore, anche questi individuati all’interno del D.Lgs 105/2015, è prevista l’effettuazione di visite ispettive sui Sistemi di Gestione della Sicurezza con modalità del tutto similari a quelle adottate per le ispezioni SGS degli stabilimenti di soglia superiore. Di tali controlli ha responsabilità la Regione Siciliana.
ARPA Sicilia parteciperà alle commissioni ispettive che saranno nominate a seguito della pubblicazione del programma delle ispezioni per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante “sotto soglia” da parte della Regione Siciliana, a partire dal mese di Marzo 2019. Come detto anche per questa attività sono previsti sopralluoghi negli stabilimenti, al fine di verificare l’attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) e per l’analisi dei sistemi tecnici predisposti dal gestore dell’impianto al fine di prevenire, gestire e contenere le conseguenze di possibili eventi incidentali.
Controlli sui pericoli di incidente rilevante – Direttiva Seveso III