Molestie olfattive, un anno di NOSE e di partecipazione civica

Ad un anno dall’avvio del sistema NOSE per la segnalazione delle molestie olfattive nelle Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale di Siracusa e Valle del Mela (ME) e nella macro-area di Catania, il progetto di ARPA Sicilia diventa più ambizioso: realizzare una rete di campionamento automatico per il prelievo tempestivo di aria ambiente, ad attivazione remota in automatico o da operatore, al superamento di un determinato numero di segnalazioni pervenute. Durante la fase sperimentale il patrimonio informativo raccolto e l’interesse dimostrato dalla cittadinanza hanno contribuito a sostenere il progetto, sono state infatti raccolte dall’attivazione della Web App NOSE oltre 12.000 segnalazioni di molestie, di cui oltre 6.000 dalla sola area di Siracusa.

Come nasce il NOSE

Il progetto nasce a fine 2019, dalla collaborazione tra ARPA Sicilia e l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima – ISAC del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che prevede anche attività di ricerca riguardanti la qualità dell’aria e l’implementazione di sistemi per la comprensione di fenomeni di inquinamento atmosferico. Il progetto NOSE nasce quindi come attività scientifica con finalità operative riguardanti i composti odorigeni, a supporto delle attività di controllo che ARPA Sicilia è chiamata ad eseguire sul territorio.

Obiettivo della sperimentazione identificare l’origine delle molestie olfattive nelle Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA).

Attraverso una web App e in presenza di molestie olfattive, i cittadini possono segnalare in tempo reale, in forma anonima e georeferenziata le molestie, operazione fino a questo momento possibile solo tramite esposto ai diversi organi territoriali. Grazie all’implementazione della web App è possibile visualizzare le segnalazioni in tempo reale.

Le aree coinvolte e l’avvio della sperimentazione

Da agosto 2019 ad oggi le aree interessate dalla sperimentazione del NOSE sono quelle delle AERCA di Siracusa (Augusta, Floridia, Melilli, Priolo, Siracusa, Solarino), dell’ AERCA della Valle del Mela (Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Merì), a cui si aggiunge Catania con alcuni comuni limitrofi (Belpasso, Misterbianco, Motta S.Anastasia Carlentini e Lentini) caratterizzati dalla presenza di discariche in prossimità dei centri urbani.

Dopo la presentazione ai Comuni più direttamente coinvolti, a tre mesi dall’avvio della sperimentazione (settembre – novembre 2019) per la sola AERCA di Siracusa sono state registrate 2.846 segnalazioni. Causa delle molestie  principalmente idrocarburi, percepiti con intensità forte, con segnalazioni sulle difficoltà di respiro, bruciore alla gola e mal di testa.

I picchi di segnalazioni e gli interventi in campo

Il primo picco è avvenuto il 19 settembre 2019, 276 segnalazioni concentrate nell’area di Augusta dopo le 18.30. ARPA Sicilia si è attivata per campionare canister di aria nell’area di Augusta. I campioni sono stati poi  trasportati nei laboratori di ARPA Sicilia a Siracusa.  Dall’analisi chimica dell’aria effettuata nei laboratori è stata confermata la presenza di un mix di sostanze idrocarburiche di natura industriale in concentrazioni significative, oltre alla presenza di composti solforati ben al di sopra della soglia olfattiva, che giustificano le numerose segnalazioni di cattiva qualità dell’aria pervenute da parte dei cittadini del Comune di Augusta.

Nel corso del 2020 il sistema NOSE si è avvalso di analisi sempre più precise, grazie alla messa a punto di sistemi modellistici abbinati ai dati meteo e i dati di monitoraggio della qualità dell’aria registrati in corrispondenza degli eventi odorigeni segnalati.

Dal cittadino alla molestia, il calcolo delle retro-traiettorie in near-real-time per individuare l’origine del cattivo odore

Oltre all’implementazione della web App sono state nel frattempo sviluppate le attività che rappresentano l’innovazione del sistema NOSE, come la messa a punto della  modellistica per identificare le potenziali aree sorgenti di emissioni responsabili di interferenze odorigene segnalate dai cittadini, alla quale è stato affiancato l’approfondimento con informazioni riguardanti la stabilità atmosferica, i parametri meteorologici e di qualità dell’aria. Le valutazioni accurate dei periodi più intensi di segnalazione hanno permesso l’individuazione della possibile origine delle molestie olfattive.

Approfondisci: 10 aprile Picco di segnalazioni di cattivi odori a Melilli (SR): risultati, campionamenti e controlli; 22 aprile Oltre 800 segnalazioni su NOSE ad Augusta (SR) il 13 aprile, analisi dei dati e risultati; 11 giugno Nose, analisi dell’evento del 23 maggio a seguito delle segnalazioni pervenute nella zona di Augusta; 15 settembre Priolo Gargallo, picco di segnalazioni di molestie olfattive tra il 30 e il 31 agosto 2020.

Il futuro del NOSE, la rete di campionamento automatica

La rete che sarà realizzata entro la fine del 2020, sarà costituita dall’applicazione smartphone per la gestione sistematizzata e informatizzata delle segnalazioni inviate dai cittadini, dal sistema di comunicazione e gestione delle segnalazioni di molestie olfattive e da 24 sistemi di campionamento automatico finalizzati al prelievo tempestivo non presidiato di aria ambiente, ad attivazione remota in automatico o da operatore, al superamento di un determinato numero di segnalazioni pervenute. I sistemi di campionamento saranno accoppiati e interfacciati a una stazione meteo automatizzata, che fornisce i dati di temperatura, pressione, umidità relativa, direzione e velocità del vento. I campioni saranno sottoposti ad analisi chimiche e olfattometriche.