Disponibile il report sullo Stato Qualitativo delle acque sotterranee in Sicilia (dati 2020)

Il monitoraggio 2020 dello stato qualitativo delle acque sotterranee ha permesso di valutare, in corrispondenza di 87 stazioni, il 53% delle quali costituito da risorse idriche sotterranee ricadenti in aree designate per l’estrazione di acque destinate al consumo umano, lo stato chimico puntuale di 44 corpi idrici sotterranei individuati dal PdG del DI della Sicilia, di cui 42 a rischio di non raggiungere l’obiettivo ambientale del “buono stato chimico” previsto dal D. lgs. 152/06 – Parte III. I risultati della valutazione effettuata hanno messo in evidenza come il 66% delle stazioni valutate è in stato chimico scarso ed il 34% (30) in stato chimico buono. La presenza di stazioni in stato scarso interessa il 55% dei corpi idrici monitorati nel 2020. Il più alto numero e la più alta incidenza percentuale di stazioni in stato chimico scarso si rinviene nei corpi idrici “Piana di Vittoria”, “Ragusano”, “Piana di Catania”, “Piana di Castelvetrano-Campobello di Mazara”, “Etna Ovest”, “Piana di Gela”, “Bacino di Caltanissetta”.

La classificazione in stato chimico scarso dei corpi idrici sotterranei è dovuta al superamento degli SQ (Standard di Qualità) o VS (Valori Soglia) di cui al DM 06/07/2016 (per alcuni parametri e alcune stazioni il superamento riguarda i Valori di Fondo Naturale calcolati per tali parametri e per tali stazioni) della concentrazione media annua dei parametri appartenenti alle seguenti categorie: composti ed ioni inorganici (30% delle stazioni), nitrati (28%), conducibilità (13%), composti alifatici clorurati (13%), elementi in traccia (10%), pesticidi (9%), composti alifatici alogenati cancerogeni (5%), clorobenzeni (1%), composti perfluorurati (1%).

Per quanto riguarda la presenza di nitrati nelle acque sotterranee, i risultati del monitoraggio hanno evidenziato nel 29% delle stazioni, rappresentative del 37% dei corpi idrici monitorati, concentrazioni medie annue di nitrati superiori allo SQ (50 mg/L). Il più alto numero e la più alta incidenza percentuale di stazioni affette da superamenti dello SQ si rinvengono nei corpi idrici “Piana di Vittoria”, “Ragusano”, “Piana di Castelvetrano-Campobello di Mazara”, “Piana di Catania”, “Piana di Marsala-Mazara del Vallo”, “Monte Ramalloro-Monte Inici”, “Piazza Armerina”. Complessivamente nel 48% delle stazioni, rappresentative del 55% dei corpi idrici monitorati, sono state rilevate concentrazioni medie annue di nitrati indicative di impatti significativi da nutrienti sui corpi idrici sotterranei (C medie annue nitrati >25 mg/L), potenzialmente determinati da pressioni antropiche significative che insistono su essi, tra cui principalmente quelle diffuse legate all’agricoltura ed alla presenza di scarichi non allacciati alla fognatura.
Per quanto riguarda la presenza di pesticidi nei corpi idrici sotterranei, i risultati del monitoraggio hanno messo in evidenza nell’8% delle stazioni, rappresentative del 10% dei corpi idrici monitorati, concentrazioni medie annue di pesticidi totali superiori allo SQ (0.5 µg/L). I corpi idrici dove sono stati rilevati superamenti dello SQ del parametro sono i corpi idrici “Piana di Vittoria”, “Ragusano”, “Piana di Licata”, “Piana di Gela”.

Complessivamente nel 15% delle stazioni, rappresentative del 17% dei corpi idrici monitorati, sono state rilevate concentrazioni medie annue di pesticidi totali indicative di impatti significativi da inquinamento chimico sui corpi idrici sotterranei (C medie annue somma pesticidi >0 µg/L), potenzialmente determinati da pressioni antropiche significative che insistono su essi, tra cui principalmente quelle diffuse legate all’agricoltura.

Per quanto riguarda la presenza di composti organici volatili (VOC) nei corpi idrici sotterranei, i risultati del monitoraggio hanno evidenziato, nel 24% delle stazioni, concentrazioni medie annue di VOC totali indicative di impatti significativi da inquinamento chimico sui corpi idrici sotterranei (C medie annue somma VOC >0 µg/L), potenzialmente determinati da pressioni antropiche significative che insistono su essi, tra cui principalmente quelle di tipo diffuso e puntuale legate alla presenza di siti contaminati, siti industriali abbandonati, discariche, nonché a processi di dilavamento di superfici urbane. Tali stazioni sono rappresentative dei corpi idrici “Bacino di Caltanissetta”, “Lentinese”, “Messina-Capo Peloro”, “Monte Bonifato”, “Piana di Augusta -Priolo”, “Piana di Barcellona-Milazzo”, “Piana di Gela”, “Piana di Palermo”, “Piana di Vittoria”, “Piazza Armerina”, “Pizzo Vuturo-Monte Pellegrino”, “Ragusano”, “Sicani meridionali”, “Siracusano meridionale”, che costituiscono complessivamente il 33% dei corpi idrici sotterranei monitorati.

I risultati del monitoraggio e della valutazione dello stato qualitativo delle acque sotterranee 2020 sono consultabili sul portale Webgis dedicato al monitoraggio delle acque sotterranee.

Report Acque sotterranee – report Stato Qualitativo 2020