Stato di qualità dei fiumi siciliani, disponibile il report di monitoraggio

Nel 2021 il monitoraggio delle acque superficiali interne – fiumi, ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, è stato effettuato su quindici corpi idrici (c.i.) tutti compresi nella categoria definita “a rischio” di non raggiungimento degli obiettivi di qualità. In particolare, tre corpi idrici sono stati sottoposti a monitoraggio operativo, quattro sono stati inseriti nella rete fitosanitari, sette nella rete fitosanitari e rete nitrati, un solo corpo idrico è stato inserito nella rete nitrati.
Infine, in due corpi idrici, “fiume Oreto staz. Guadagna” e “fiume Ippari – staz.T3”, è stato effettuato il monitoraggio delle sostanze emergenti o watch list ai sensi della Direttiva
2013/39/UE. Si fa presente che la stazione “fiume Ippari – staz.T3” è inserita anche nella rete fitosanitari.

I risultati del monitoraggio dell’anno 2021

Per quanto riguarda lo stato ecologico, confermano quanto rilevato l’anno precedente, infatti la maggior parte dei corpi idrici monitorati, pari all’86%, non raggiunge lo stato “buono, mentre per il restante 14% non è possibile esprimere un giudizio in assenza di dati sugli EQB.

Per quanto riguarda lo stato chimico, è stato riscontrato nel 71% dei corpi idrici monitorati uno stato “buono, “non buononei restanti 29%. Si fa presente, che lo stato chimico uguale a “buono” è il risultato della valutazione dei soli fitosanitari inseriti nella Tab. 1/A D.Lgs. 172/2015, dato che le altre sostanze prioritarie non sono state, ad oggi, monitorate. Si sottolinea, infine, che le sostanze prioritarie, dove previste, sono state ricercate nella sola matrice acqua e non nel “biota” per le difficoltà connesse con la disponibilità e la cattura degli organismi accumulatori (pesci, crostacei e molluschi).
Inoltre, nel corso del 2021, per sei ulteriori corpi idrici, utilizzando i dati disponibili, è stato calcolato l’indice LIMeco, ed è stato valutato solo per i fitosanitari, unici parametri
monitorati, il rispetto degli SQA della Tab. 1/B e della Tab. 1/A del D.Lgs. 172/2015.

Obiettivo del monitoraggio è la definizione dello stato di qualità dei corpi idrici, basata sulla valutazione dello stato chimico e dello stato ecologico.

  • Lo stato chimico è determinato dalla verifica del rispetto degli Standard di Qualità Ambientale (SQA), sia come media annua (SQA-MA) sia come concentrazione massima ammissibile (SQA CMA), delle sostanze dell’elenco di priorità elencate nella Tab. 1A del D.Lgs. 172/2015.
  • Lo stato ecologico, espressione della qualità e del funzionamento degli ecosistemi acquatici, si basa sulla valutazione degli Elementi di Qualità Biologica (EQB) e sulla definizione degli elementi fisico – chimici (LIMeco), chimici (Tab. 1/B del D.Lgs. 172/2015) e idromorfologici considerati a sostegno degli EQB.

Nel 2021, come nel 2020, gli EQB non sono stati analizzati, per cui il giudizio di stato ecologico, basato solo sulla valutazione del LIMeco e delle sostanze della Tabella 1/B del D.Lgs. 172/2015, si deve considerare provvisorio da rivalutare, quando possibile, alla fine del triennio di monitoraggio (2020-2022).