Nei giorni scorsi e ancora fino ad oggi in Sicilia in aria ambiente si è accumulata molta polvere sahariana dovuta al trasporto di masse d’aria provenienti dal continente africano trasportate da forti venti meridionali di scirocco e libeccio.
La rete regionale di monitoraggio dell’Agenzia ha misurato concentrazioni elevate di PM10 e PM2.5, come si evidenzia dalle figure 1 e 2, in cui vengono diagrammate le concentrazioni dal 18 al 28 marzo di PM10 (59 stazioni) e PM2.5 (35 stazioni) rispettivamente.
Le concentrazioni più elevate sono state registrate nei giorni 26, 27 e 28 marzo 2024.
Le stazioni con le maggiori concentrazioni sono state PA-Boccadifalco (27/03 pari a 299µg/m3) e Lampedusa (26/03 pari a 299µg/m3) per il PM10 e Lampedusa (26/03 pari a 78µg/m3) ed Enna (27/03 pari a 98µg/m3) per il PM2.5. Si precisa che nella stazione PA-Boccadifalco non si effettua il monitoraggio della frazione PM2.5 del particolato fine.
È stato inoltre calcolato il rapporto PM10/PM2.5, diagrammato in figura 3, dal quale si evidenzia un incremento dal 26 al 28 marzo, con il picco più alto raggiunto nella stazione Lampedusa il giorno 28 pari a 7. La polvere sahariana infatti determina maggiormente un aumento della frazione PM10.
I dati sono consultabili nel bollettino giornaliero
– Bollettino giornaliero della Qualità dell’aria di ARPA Sicilia
Le mappe previsionali della qualità dell’aria consentono inoltre di seguire l’evoluzione del PM distinguendo, oltre che tra PM10 e PM2.5, tra Pdust (Polveri avvettive Sahariane) e il PM10 antr (Polveri sottili generate da attività antropiche).