L’alga P. rubescens ha colorato di rosso l’invaso Rubino (TP)

Nei giorni scorsi l’invaso Rubino (TP) è stato interessato da una “fioritura” (abnorme proliferazione) dell’alga potenzialmente tossica Planktothrix rubescens, comunemente chiamata “alga rossa” che ha causato la coloritura delle acque. La fioritura ha interessato in particolare la porzione dell’invaso in prossimità delle paratie.

Cos’è “l’alga rossa”

P. rubescens è una microalga coloniale filamentosa appartenente al gruppo delle Ciaonoficee che predilige acque dolci a lento scorrimento e temperature inferiori ai 18°C, pertanto le fioriture si manifestano principalmente nei mesi invernali-primaverili. I singoli filamenti sono larghi circa 7-8 µm e possono raggiungere la lunghezza di qualche millimetro. Sono costituiti tante piccole cellule cilindriche impilate che contengono al loro interno delle strutture tipiche delle Cianoficee, gli aeroptopi, vescicole piene di gas che permettono all’alga di galleggiare. La tipica colorazione rossastra è dovuta alla dominanza di ficoeritrina (pigmento rosso) rispetto alla clorofilla. Queste due caratteristiche (capacità di regolare il livello di galleggiamento e presenza di pigmenti capaci di fotosintetizzare anche in condizioni di scarsa illuminazione) la rendono competitiva rispetto alle altre microalghe, capace di sfruttare meglio le risorse disponibili

P.rubescens, come altre cianoficee, può produrre microcistine, sostanze polipeptidiche complesse che sono tossiche per l’uomo.

Gli effetti delle microcistine sulle persone e gli animali possono così essere riassunti:

  • epatotossicosi acuta per ingestione diretta;
  • polmonite allergica ed epatotossicosi se respirate, nel corso di attività ricreative e sportive in sistemi idrici contaminati da alghe in fase di fioritura;
  • promozione di tumori, se ingerite in dosi sub-acute per diverso tempo (tumori epatici, gastrointestinali, epiteliali). Per approfondimenti si rimanda ai Rapport Istisan dell’ISS N. 11/35 e N. 14/20.