Idrocarburi percepiti ad Augusta, scatta l’Alert NOSE. Gli eventi del 3,4 e 5 febbraio

Nelle giornate del 3, 4 e 5 febbraio sono pervenute nelll’AERCA di Siracusa 244 segnalazioni da parte della cittadinanza, relative alla percezione di idrocarburi, la maggior parte delle segnalazioni proveniva da Augusta. La possibile origine? Lo sversamento di idrocarburi.

Alert, campionamento e ricostruzione delle traiettorie

L’elevato numero di segnalazioni ha attivato l’Alert. Il personale di ARPA Sicilia è intervenuto sul territorio per accertare l’origine del disturbo olfattivo procedendo al campionamento manuale dell’aria (canister).

La ricostruzione delle traiettorie, tracciate in via sperimentale alla quota di 10 m dal sistema NOSE nelle tre ore antecedenti gli Alert, hanno indicato che le masse di aria hanno raggiunto l’area di Augusta da ovest, dopo aver sorvolato parzialmente l’area del polo petrolchimico e lo specchio acqueo della rada di Augusta.

Lo sversamento di idrocarburi e i dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria

Nelle prime ore del 3 Febbraio dalla nave cisterna Vallermosa attraccata presso un pontile Maxcom è avvenuto uno sversamento di idrocarburi. Sono stati rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria presenti nel territorio AERCA di Siracusa, valori di Concentrazione medio-alti di NMHC e di Benzene. In particolare le concentrazioni più elevate di NMHC si sono rilevate presso la stazione Augusta Marcellino alle ore 13:00 del 3 febbraio (1128µg/m3 ) e presso la stazione Augusta alle 8 del 5 febbraio (847 µg/m3 ). Nella stazione Augusta Marcellino si è rilevata una concentrazione oraria di benzene alle ore 23:00 del 5 Febbraio pari a 84 µg/m3 . Pertanto è ragionevole ipotizzare che il disagio olfattivo percepito dai cittadini di Augusta tra il 3 e il 5 Febbraio sia da attribuire allo sversamento di idrocarburi avvenuto dalla nave cisterna Vallermosa ormeggiata al pontile della società Maxcom.

Tutti gli approfondimenti nel report NOSE

In allegato è disponibile il report che descrive le attività compiute per individuare le possibili relazioni tra le segnalazioni e la possibile sorgente. Sono state eseguite le analisi dei dati derivanti dalle segnalazioni pervenute, identificando gli Alert e gli episodi significativi ed esaminate le registrazioni anemometriche delle stazioni meteo disponibili e le traiettorie di provenienza delle masse d’aria, ricostruite alla quota di 10 m, fino alle 3 ore antecedenti il superamento della soglia di allerta. Sono state anche analizzate le concentrazioni degli inquinanti monitorati dalle stazioni di monitoraggio di qualità dell’aria.