Consumo di suolo in Italia, nel 2021 riprende a correre con maggiore forza

Il 26 luglio scorso si è svolta la presentazione del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2022”. La velocità di copertura artificiale del suolo supera i 2 metri quadrati al secondo, con quasi 70 chilometri quadrati di nuove coperture artificiali in un anno. La Sicilia al 7° posto, come nel 2020, fra le regioni italiane che nel 2021 consumano più suolo.

A tali ritmi di consumo di suolo le conseguenze economiche (anche in termini di costi nascosti), che derivano da una sempre maggiore impermeabilizzazione e artificializzazione del suolo registrata in Italia negli ultimi 15 anni, prevedono costi stimabili in 8 miliardi di euro all’anno.

Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno interessato poco meno di 70 km2, pari a circa 19 ettari al giorno e che rappresenta il valore maggiore registrato nell’ultimo decennio.

Complessivamente il Report sul consumo di suolo del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, al quale ha contribuito anche ARPA Sicilia, fornisce l’analisi delle trasformazioni ed impermeabilizzazioni del suolo negli anni (al netto del ripristino di aree naturali) e mostra, fra l’altro, come ogni italiano possieda oggi una dote di 363 metri quadrati di suolo impermeabilizzato, con un aumento rispetto al valore dello scorso anno, di 3,46 m2.

Fonte: Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, Michele Munafò - ISPRA 26 luglio 2022

La Lombardia, con +883 ettari, è la regione che nel 2021 consuma più suolo, seguita da Veneto (+684 ettari), Emilia-Romagna (+658 ettari), Piemonte (+630 ettari) e Puglia (+499 ettari), Campania (+490 ettari), e Sicilia (+487 ettari), valore quest’ultimo in aumento rispetto allo scorso anno.

A livello comunale, Roma, con un incremento di suolo artificiale di 95 ettari si conferma, anche per il 2021, il comune che consuma più suolo di tutte le città italiane, seguito da Ravenna (+68 ettari in un anno) e Vicenza (+42 ettari). Al quinto posto la prima città siciliana è Catania con un valore (+34,6 ettari).

Il Consumo di suolo annuale in ettari (2020-2021) in aree a pericolosità idraulica, a livello nazionale, mostra come 991,9 ettari sono stati “artificializzati” in aree a pericolosità idraulica media, di cui 501,9 in Emilia-Romagna, 74,3 in Veneto, 69,1 in Piemonte e 32,8 in Sicilia.

Il Consumo di suolo annuale in ettari (2020-2021) in aree a pericolosità da frana rileva, a livello nazionale, 38,82 ettari in aree a pericolosità molto elevata (dei quali solo 1,51 ettari in Sicilia) e 78,8 ettari in aree a pericolosità elevata (dei quali 0,67 ettari in Sicilia). L’incremento percentuale più elevato per la pericolosità sismica alta esso è stato registrato in Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia (con 0,99% per la Lombardia, 0,79% per l’Abruzzo, 0,40% per la Campania, 0,34% per la Puglia e 0,26% per la Sicilia).

Nelle città più densamente popolate, si sono persi 27 metri quadrati per ogni ettaro di aree a verde nel 2021. Questo incremento determina che le città diventino sempre più calde individuando il fenomeno denominato “isola di calore urbana”. Le differenze di temperatura estiva tra aree a copertura artificiale densa o diffusa che, rispetto a quelle rurali, si registrano raggiungono spesso valori superiori a 3°C nelle maggiori città italiane.

I dati sul consumo di suolo del SNPA connessi all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra tra il 2020 e il 2021 mostrano, a livello nazionale, un totale di 70 ettari di consumo di suolo rispetto ai 179 ettari rilevati nel 2020. Tuttavia scenari futuri annunciano un importante aumento nei prossimi anni che si stima in oltre 50 mila ettari, ossia circa 8 volte il consumo di suolo annuale. Tra le regioni, la distribuzione del consumo di suolo 2020-2021 dovuto a nuovi impianti fotovoltaici a terra vede al primo posto la Puglia (+27,6 ettari), seguita dal Lazio (+ 16,8 ettari) e Sicilia (+6,7 ettari).

Mediante la fotointerpretazione di dettaglio delle immagini satellitari e delle ortofoto aeree è stato, altresì, possibile effettuare una stima aggiornata della superficie di suolo consumato relativamente ai poli logistici rispetto ai quali, nel 2021, 323 ettari sono stati destinati alla creazione di nuovi poli in massima parte nel Nord-Est (105 ettari) e nel Nord-Ovest (89 ettari) della nostra penisola.

Nelle “Aree protette” il consumo di suolo registrato nel 2021 è stato pari a 75,4 ettari (rispetto ai 65 ettari dell’anno precedente), con 14,9 ettari concentrati nella Campania, 11,9 ettari in Abruzzo ed, al nono posto, con 3,3 ettari in Sicilia.