Consumo di suolo, il report di monitoraggio del territorio siciliano

La Sicilia, con +487 ettari, occupa il settimo posto tra le regioni che nel 2021 consumano più suolo valore quest’ultimo in aumento rispetto allo scorso anno (+400 ettari). Il Consumo di suolo annuale in ettari (2020-2021) in aree a pericolosità idraulica, a livello nazionale, mostra come 991,9 ettari sono stati “artificializzati” in aree a pericolosità idraulica media, di cui 501,9 in Emilia-Romagna, 74,3 in Veneto, 69,1 in Piemonte e 32,8 in Sicilia.

A livello provinciale è la provincia di Ragusa (con 97 ettari) a mostrare il maggior consumo di suolo in ettari nell’ultimo anno, seguita da quelle di Palermo ed Enna entrambe con 66 ettari.
A livello comunale, all’quinto posto fra le città italiane con la maggiore quantità di territorio trasformato in un anno, la prima città siciliana è Catania (+34,62 ettari) con un valore pressoché stabile rispetto all’anno precedente, seguita da Modica (+ 24,2 ettari) e Carini (+19,93 Ettari).

Densità di consumo di suolo (2020-2021)

Analizzando, invece, la densità di consumo di suolo (2020-2021) intesa come metri quadrati consumati per ettaro di territorio comunale, i valori maggiori si riscontrano a
Ficarazzi (109,37), Carini (26,09) e Pozzallo (24,73). Il consumo di suolo in Sicilia, nel 2021, in percentuale sulla superficie territoriale si attesta al 6,52%, praticamente quasi invariato rispetto all’anno precedente (6,49%).

Consumo di suolo netto (bilancio tra nuovo consumo e aree ripristinate)

Nel 2021 in Sicilia il consumo di suolo netto (bilancio tra nuovo consumo e aree ripristinate) cresce quasi in linea con la media nazionale. Infatti, la crescita netta in Sicilia
nel 2021 è stata pari a 0,29% valore quasi identico a quello della media nazionale (0,30%); così come nel 2020 era pari allo 0,24% valore uguale a quello della media nazionale; mentre nel 2019 era pari allo 0,37% (a fronte di una media nazionale netta dello 0,24%), nel 2018 era pari allo 0,16% (a fronte di una media nazionale netta dello 0,21%) e nel 2017 era pari allo 0,15% (a fronte di una media nazionale dello 0,23%).
La densità di consumo netto, cioè la superficie consumata per ettaro di territorio è stata, in Sicilia nel 2021, pari a 1,89 m2/ha, a fronte del dato nazionale di 2,10 m2/ha, mentre nel 2020 era pari a 1,55 m2/ha, a fronte del dato nazionale di 1,72 m2/ha, mentre nel 2019 era pari a 2,38 m2/ha, a fronte del dato nazionale di 1,72 m2/ha e nel 2018 era pari a 1,17 m2/ha, a fronte del dato nazionale di 1,6 m2/ha. Nei territori comunali di quattro capoluoghi di provincia siciliani (Ragusa, Siracusa, Enna e Palermo) le variazioni di consumo di suolo registrate nel periodo 2020-2021 sonostate in aumento rispetto a quelle rilevate nel periodo 2019-2020.

Il consumo di suolo è definito come una variazione da una copertura non artificiale (suolo non consumato) a una copertura artificiale (suolo consumato). Le attività di monitoraggio del consumo di suolo assicurate dal SNPA sono svolte in un lavoro congiunto da ISPRA insieme alle Agenzie per la protezione dell’ambiente. ARPA Sicilia ha curato, a partire dall’anno 2016, l’elaborazione di circa il 10% del territorio regionale per la valutazione dei cambiamenti annuali rispetto al periodo precedente preso come riferimento.

L’attività di monitoraggio si basa sull’analisi delle immagini satellitari che, con opportuno pre-processamento, rendono possibili processi di classificazione automatica e semi-automatica e di individuare le aree dove si è verificato un cambiamento (allert). La verifica degli allert mediate l’analisi di immagini a risoluzione più spinta permettono poi la conferma dell’eventuale cambiamento e la corretta classificazione dello stesso. I parametri utilizzati come indicatori del fenomeno sono la variazione di suolo consumato, espressa in percentuale e in ettari, a più scale di dettaglio (regionale, provinciale, comunale), oltre al rapporto tra la superficie consumata e il numero di abitanti (m2/ab).