Rete monitoraggio qualità dell’aria: installate 53 stazioni in Sicilia

ARPA Sicilia ha completato la realizzazione della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria: 53 stazioni di rilevamento sparse su tutto il territorio regionale attive dal 15 luglio, a meno della stazione Cesarò dove si è in attesa del completamento dei lavori dell’ENEL per la fornitura dell’energia elettrica, che forniranno un’informazione completa sui livelli di inquinamento. La rete è stata definita nel “Progetto di razionalizzazione del monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia ed il relativo programma di valutazione” (PdV), redatto dall’ARPA Sicilia, approvato nel 2014 dal Dipartimento Regionale Ambiente e revisionato nel 2019.

Una rete di monitoraggio che risponde ai principi di efficienza, efficacia ed economicità del D.Lgs. 155/2010, in grado di fornire un’informazione completa relativa alla qualità dell’aria ai fini di un concreto ed esaustivo contributo alle politiche di risanamento. La realizzazione della rete permette infatti di superare definitivamente la procedura EU PILOT 6898/14/ENVI e di porre fine alla gestione frammentata tra i vari Enti locali delle stazioni già esistenti, oggi revisionate ed affidate alla gestione di ARPA Sicilia, secondo le Procedure Operative di assicurazione e controllo qualità (QA/QC) previste dalla normativa nazionale.

Finalmente – ha commentato il direttore generale dell’ARPA Sicilia, Vincenzo Infantino – siamo riusciti a realizzare questo grande progetto che ci permetterà di conoscere in tempo reale lo stato della qualità dell’aria in Sicilia e d’informare nel modo corretto i cittadini, attraverso la pubblicazione dei dati sul nostro sito web. È un cambio di passo importante per l’Agenzia il cui obiettivo adesso è rafforzarsi anche sotto il profilo tecnico oltre che gestionale”.

Delle 53 stazioni, 7 sono a Palermo, 5 a Catania, 2 a Messina, 30 nelle aree industriali e nel resto del territorio regionale 9. Si tratta di una rete con un numero di stazioni superiore al numero minimo previsto nella nuova classificazione. In particolare nelle “Aree Industriali”, vista la discontinuità territoriale prevista nella zonizzazione e la presenza di un carico emissivo non omogeneo, si è previsto un notevole infittimento di stazioni di misura. Le stazioni sono dotate degli analizzatori per gli inquinanti per i quali è obbligatorio il monitoraggio (NO2, NOx, SO2, CO, O3, PM10, PM2,5, benzene, benzo(a)pirene, piombo, arsenico, cadmio, nichel, precursori dell’ozono), in coerenza con il PdV. Inoltre in diverse stazioni della zona “Aree Industriali”, oltre ai parametri conformi alla norma, sono monitorati inquinanti non conformi, quali idrocarburi non metanici (NMHC) e idrogeno solforato (H2S), significativi per la presenza delle attività industriali.

Da agosto sul sito web dell’ARPA Sicilia, oltre i dati di monitoraggio delle stazioni già gestite da ARPA Sicilia, saranno disponibili giornalmente tutti i dati della rete PdV nonché le 7 stazioni non PdV gestite dall’Agenzia.

Un monitoraggio sempre più efficiente insieme ai dati dell’inventario delle emissioni, in atto in fase di aggiornamento agli anni 2015, 2017 e 2019, a cura di ARPA Sicilia, sono i presupposti fondamentali per un aggiornamento del PRTQA, strumento indispensabile per individuare misure di mitigazione sempre più efficaci, che se attuate, permetteranno il miglioramento della qualità dell’aria ambiente in Sicilia.