Qualità dell’aria nel siracusano, l’intervista di Anna Abita per Qds.it

Riportiamo di seguito uno stracio dell’articolo del 15 marzo 2023 di QDS.it “Pane e malformazioni nel triangolo della morte” che riporta l’intervista della Dr.ssa Anna Abita – Direttrice UOC Qualità dell’Aria, in merito alle criticità relative alla qualità dell’aria nel siracusano e l’ultima analisi realizzata a partire dalle segnalazioni del Comitato Stop Veleni.

Le criticità relative alla qualità dell’aria nel siracusano, ed in particolare nelle aree dove insistono gli insediamenti industriali, sono state più volte studiate da Arpa Sicilia. L’ultima analisi in ordine di tempo nasce da una segnalazione del Comitato Stop Veleni che – facendosi portatore delle istanze dei cittadini – ha interpellato l’Agenzia. Ne abbiamo parlato con Anna Abita, direttore dell’UOC Qualità dell’Aria di Arpa Sicilia.

Dottoressa, come nasce il rapporto e quali criteri sono stati seguiti nella sua stesura?
“Abbiamo ricevuto una mail dal Comitato Stop Veleni che evidenziava un problema di qualità dell’aria. Come facciamo sempre in questi casi abbiamo fatto un’elaborazione dei dati dell’ultimo periodo. La segnalazione era inerente ad un evento verificatosi il 3 febbraio, per cui noi abbiamo analizzato i dati in un periodo compreso tra il 16 gennaio e il 5 febbraio per valutare se – nei dati delle stazioni di monitoraggio – vi fossero degli andamenti sintomo di anomalie, o comunque delle concentrazioni più elevate rispetto alla norma”.

Quali sono i risultati più rilevanti del rapporto?
“I dati più significativi riguardano la concentrazione di H₂S (idrogeno solforato) monitorata nella stazione di Priolo. Sia il 2 febbraio che il giorno successivo abbiamo registrato una concentrazione media oraria, rispettivamente alle ore 8 e alle ore 9, superiore alla soglia olfattiva, pari a 7 micorgrammi/m3. Proprio l’H₂S, molto verosimilmente, è stato l’origine del fastidio che i cittadini hanno percepito. Contestualmente nel periodo dal 1 al 4 febbraio, si sono rilevate concentrazioni medie orarie degli idrocarburi non metanici (NMHC) più elevate della soglia di riferimento, cioè 200 microgrammi/m3, nella stazione Augusta-Megara. Soglia che, lo preciso, è individuata sulla base di una normativa oggi abrogata ma che noi consideriamo sempre come riferimento per individuare situazioni anomale. Inoltre diversi superamenti della soglia oraria di NMHC, si sono rilevati nelle stazioni Augusta -Megara, Augusta e SR-Pantheon anche dal 16 al 19 gennaio e dal 22 al 25 gennaio; questi periodi si sovrappongono con quelli in cui la stazione Priolo ha rilevato concentrazioni di H2S più elevate”.

Possiamo individuare un “trend storico” che ci consenta di affermare come e se è cambiata la situazione nell’area siracusana?
“Non abbiamo ancora elaborato l’analisi completa dei dati del 2022. Abbiamo già pubblicato le elaborazioni relative ad ossidi di azoto, PM2.5, PM10 e ozono, consultabili sul sito web di ARPA Sicilia. L’analisi dei dati del 2022 per quanto riguarda l’H₂S, NMHC (non normati dal D.lgs 155/2010) e il benzene (normato soltanto per la concentrazione media annua) sarà pubblicata ad aprile. Quando ultimeremo questa analisi potremo stabilire uno storico rispetto al 2021 e agli anni precedenti. Per gli idrocarburi non metanici, NMHC, il monitoraggio effettuato nel 2021 ha evidenziato che il valore soglia di concentrazione oraria pari a 200 µg/m³ è stato superato in tutte le stazioni, la massima concentrazione media annua è stata registrata nella stazione Augusta-Megara (244 µg/m³), la massima concentrazione media oraria è stata registrata nella stazione Augusta-Marcellino (4210 µg/m³) e la stazione che ha registrato la più alta percentuale di superamenti rispetto ai dati validi è stata la stazione Augusta-Megara (48%). Dall’analisi dei dati negli anni 2016-2021 si osserva per la concentrazione media annua un trend crescente nella stazione Augusta-Megara, di contro nella stazione Augusta-Marcellino è stato registrato un decremento. Per quanto riguarda il benzene, C6H6, nel 2021 è stato registrato il superamento del valore limite annuo previsto nel D.Lgs. 155/2010 (5 µg/m³) nella stazione Augusta-Marcellino (9 µg/m³). Inoltre le stazioni Augusta e Priolo nel 2021 hanno registrato i maggiori superamenti della soglia di riferimento di 20 µg/m³, n.9 e n.15 rispettivamente. Infine nel 2021 il numero maggiore di superamenti della soglia olfattiva H2S (7 µg/m3 come concentrazione media oraria) si sono rilevati nella stazione SR-Belvedere (n.11)”.

Il piano regionale di tutela della qualità dell’aria viene applicato correttamente? Le azioni previste per le aree industriali sono rispettate?
“Il piano è stato approvato nel 2018 dalla Giunta Regionale e Arpa Sicilia ha contribuito alla sua elaborazione dal momento che, il commissario straordinario individuato per l’elaborazione del documento, era l’allora direttore generale Francesco Licata di Baucina. Le misure M2, M16, M17, M18, M19, M20, M21, M22 e M25 del piano, riguardanti le aree industriali tra cui l’Aerca di Siracusa, sono state annullate dal Tar, a seguito dei ricorsi presentati dalle aziende titolari di stabilimenti nelle aree industriali. Non è stato censurato il piano nella sua interezza ma soltanto le misure riguardanti le aree industriali, infatti sebbene il Tar abbia accolto le motivazioni del ricorso e ritiene illegittima la zonizzazione, inappropriati i dati della rete di monitoraggio e i risultati delle valutazioni modellistiche alla base della valutazione della qualità dell’aria, ha ritenuto legittime le altre misure (M1, M3, M4, M5, M6, M7, M8, M9, M10, M11, M12, M13, M14, M15,M23 e M24) previste nel Piano, che si basano sugli stessi presupposti e che comportano investimenti per i soggetti pubblici che dovranno attuarle”.