Qualità dell’aria in Sicilia, disponibile la relazione 2020

La valutazione della qualità dell’aria, effettuata attraverso i dati registrati dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio nel 2020 e attraverso i dati storici per il periodo 2016-2020 mostra il mantenimento dello stato della qualità dell’aria e il permanere in alcune zone/agglomerati delle criticità legate al superamento dei limiti fissati dal D.Lgs. 155/2010 per l’ozono (O3), così come è stato rilevato nel 2019. Si rileva, diversamente dal 2019, il superamento della concentrazione limite giornaliera del particolato fine PM10, che nella stazione Porto Empedocle della zona Aree Industriali ha registrato n.39 superamenti superando quelli concessi dalla norma (n.35). Nel 2020 a differenza di quanto era accaduto nel 2018 e 2019 non è stato registrato il superamento del valore obiettivo sull’arsenico nell’AERCA di Siracusa.

In particolare per gli ossidi di azoto, NO2, è presente un trend in diminuzione delle concentrazioni medie annue negli agglomerati urbani, seppur in queste zone nel 2020 ci siano state molte stazioni che non hanno rispettato l’obiettivo di qualità dei dati relativo alla raccolta minima per attività connesse all’adeguamento a quanto previsto dal Programma di Valutazione, PdV; inoltre si evidenzia che nella stazione di traffico PA-Di Blasi dell’Agglomerato di Palermo è stata registrata una concentrazione media annua superiore a quella limite fissata dal D.Lgs. 155/2010 senza tuttavia determinare per tale agglomerato il mancato rispetto dei valori limiti a causa dell’insufficiente copertura dei dati nell’arco dell’anno.

Non sono stati registrati superamenti del valore limite come media annua del particolato fine PM10 ma, come già evidenziato, è stato superato il valore limite come numero di superamenti della media su 24 ore (max n.35) nella stazione Porto Empedocle nella zona Aree Industriali IT1914. La zona Aree Industriali è quella dove sono state registrate le concentrazioni medie annue più elevate di PM10 e il maggiore numero di superamenti della media su 24 ore, così come le stazioni da traffico urbano sono quelle in cui si registrano le concentrazioni medie annue più elevate di PM10, evidenziando un importante contributo del traffico veicolare amplificato dalle pressioni degli impianti industriali. Si sottolinea che se si confrontano gli indicatori del 2020 con i valori guida emanati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed aggiornati nel 2021 quasi tutte le stazioni in esercizio hanno superato il valore guida per la concentrazione media annua di PM10 e tutte hanno superato il valore guida per la concentrazione media annua del particolato PM2.5. Il trend del PM10 nel quinquennio 2016-2020 evidenzia un andamento generalmente decrescente delle concentrazioni annue per le stazioni di traffico e un sostanziale mantenimento per quelle di fondo.

Per l’ozono, O3, si registra nel 2020 il superamento del valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (120 µg/m3), fissato dal D.Lgs. 155/2010, in 13 stazioni delle 18 in esercizio, in particolare nella Zona Aree Industriali nella stazione Melilli (n.27) e nell’Agglomerato di Catania nella stazione CT-Parco Gioeni (n.26). Nel 2020 permangono i superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana nella zona Aree Industriali IT1914 e nella zona Altro IT1915 anche se con un trend in miglioramento.

Nel 2020 non è stata riscontrata alcuna criticità relativa agli IPA, idrocarburi policiclici aromatici, e ai metalli. La concentrazione di arsenico, che era stata superiore al valore obiettivo nel 2018 e 2019 nell’AERCA di Siracusa, è risultata al di sotto del limite in tutte le zone e agglomerati.

Le concentrazioni medie annue di benzene, C6H6, nel 2020 sono confrontabili a quelle del 2019 sia nelle aree urbane che nelle aree industriali, sebbene per questo inquinante permangono nelle aree industriali concentrazioni medie orarie di picco molto elevate. Tra le stazioni non incluse nel PdV si sottolinea il superamento del limite per la concentrazione media annua (5 µg/m3) nella stazione Augusta-Marcellino, che si trova nella zona prospiciente gli stabilimenti industriali dell’AERCA di Siracusa.

Il monitoraggio effettuato nel 2020 sugli idrocarburi non metanici, NMHC, ha rilevato nella stazione Augusta-Megara dell’area industriale di Siracusa, che non fa parte del PdV, le concentrazioni medie annue e le concentrazioni massime orarie più elevate. Dall’analisi dei dati del quinquennio 2016-2020 su tutte le stazioni in cui si monitorano i NMHC, si osserva un trend prevalentemente stazionario della concentrazione media annua.

Come negli anni passati, le concentrazioni, espresse come media nelle 24 ore, di idrogeno solforato, H2S, non hanno superato il valore guida della OMS-WHO pari a 150 μg/m3. Il numero maggiore di superamenti della soglia olfattiva (7 µg/m3 come concentrazione media oraria) è stato registrato nella stazione Melilli.