Dal 7 al 10 aprile 2025, ARPA Sicilia ha partecipato al primo workshop internazionale dedicato all’alga invasiva Rugulopteryx okamurae, svoltosi a Malaga, in Spagna.
L’Agenzia è stata rappresentata da Giancarlo Bellissimo, dell’UOC Area Mare, invitato come relatore per raccontare le attività svolte in Sicilia nel monitoraggio e nella gestione di questa specie che negli ultimi anni si sta diffondendo con rapidità nel Mediterraneo e nell’Atlantico. L’evento ha riunito esperti, ricercatori e rappresentanti istituzionali da diversi Paesi europei, tutti accomunati dalla necessità di comprendere e affrontare gli impatti ecologici, economici e sociali provocati dalla presenza di questa alga.
Durante il workshop si è discusso dell’attuale distribuzione della specie, con particolare attenzione ai nuovi ritrovamenti nel nord della Spagna, in regioni come Catalogna, Galizia, Paesi Baschi e Asturie. Una parte rilevante dell’incontro è stata dedicata alla possibilità di valorizzare le biomasse spiaggiate, trasformandole da rifiuto a risorsa attraverso applicazioni innovative, come la produzione di fertilizzanti bio-based per migliorare la qualità del suolo in agricoltura e viticoltura, oppure l’utilizzo nelle bioraffinerie per generare materiali o energia. Un approccio che si inserisce pienamente nella logica dell’economia circolare, che mira a trasformare un problema ambientale in un’opportunità sostenibile ed economicamente utile.
Non sono mancati interventi sugli impatti negativi dell’alga, in particolare sulla pesca artigianale spagnola e sugli ecosistemi marini, dove Rugulopteryx okamurae minaccia la biodiversità delle praterie di Posidonia oceanica. In questo contesto, il contributo di ARPA Sicilia ha suscitato grande interesse: Giancarlo Bellissimo ha illustrato un piano dettagliato di gestione e controllo dell’alga messo in atto nell’area del Golfo di Palermo, comprendente sia la rimozione della biomassa flottante che di quella spiaggiata.
Tra le attività del workshop è stata organizzata anche un’escursione sul campo, durante la quale i partecipanti hanno potuto osservare da vicino diversi talli algali. L’esperienza ha evidenziato quanto possa essere difficile distinguere tra specie simili. Nella foto allegata è possibile osservare nel particolare l’alga invasiva Rugulopteryx okamurae, quella di colore verde scuro, mentre quella in primo piano, di colore ocra, appartiene al genere Taonia. Tuttavia, il colore non rappresenta un carattere diagnostico affidabile per l’identificazione della specie. Questo ha sottolineato il ruolo fondamentale dei biologi tassonomi nella corretta identificazione delle specie.
La partecipazione di ARPA Sicilia ha rappresentato un’occasione importante di confronto con realtà internazionali, contribuendo a rafforzare il dialogo scientifico e operativo su una sfida ambientale che interessa sempre più aree del Mediterraneo. L’esperienza siciliana si è confermata come un esempio concreto di buona pratica e innovazione nella gestione delle specie marine invasive.

