ARPA Sicilia svolge attività di supporto tecnico-scientifico agli organi preposti alla valutazione e alla prevenzione del rischio d’incidente rilevante (RIR).
L’attività si estrinseca principalmente nella conduzione di attività istruttorie sui Rapporti di Sicurezza degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante e nelle attività ispettive sui Sistemi di Gestione della Sicurezza dei medesimi stabilimenti. Le attività suddette sono regolate da Enti e Organismi Tecnici pubblici, quali il Comitato Tecnico Regionale alti rischi gestito dalla Direzione Regionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dalla Regione Siciliana.
L’attenzione è posta per il contrasto dei pericoli derivanti dall’eventuale rilascio di sostanze pericolose, che possono essere liberate in caso di incidenti industriali e che possono provocare danni alla salute umana e all’ambiente.
La legge
La prima direttiva, a livello europeo, che ha regolamentato gli aspetti legati alla prevenzione dei rischi di incidente rilevante (RIR) venne emanata a seguito del grave incidente industriale avvenuto il 10 luglio 1976 nell’azienda ICMESA di Meda a Seveso (MB), che causò la fuoriuscita e la dispersione nell’atmosfera di una nube di diossina TCDD, una sostanza artificiale fra le più tossiche esistenti.
La prima Direttiva europea – nota come Seveso I – è stata la 82/501/CEE, recepita in Italia con il D.P.R. 175/1988. Successivamente sono state emanate le Direttive 96/82/CE e 2003/105/CE (le cosiddette Seveso II e Seveso II-bis) recepite nella legislazione nazionale rispettivamente dal D.lgs. 334/99 e dal D.lgs. 238/2005.
Attualmente, la normativa di riferimento è costituita dal Decreto Legislativo n. 105 del 26 giugno 2015 con cui l’Italia ha recepito la Direttiva 2012/18/UE – la Seveso III – relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.
L’aggiornamento della normativa si è reso necessario principalmente per adeguare la disciplina al nuovo sistema di classificazione delle sostanze chimiche introdotto con il Regolamento CE n. 1272/2008 (CLP), relativo alla classificazione, all’etichettatura ed all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, al fine di armonizzare il sistema di individuazione e catalogazione dei prodotti chimici all’interno dell’UE, con quello adottato a livello internazionale in ambito ONU (GHS – Globally Harmonised System of Classification and Labelling of Chemicals).
Il D.Lgs. 105/2015 è entrato in vigore il 29 luglio 2015 e ha aggiornato, completato e razionalizzato la normativa precedente al fine di garantire la piena operatività delle disposizioni previste (allegati da A ad M) diventando di fatto il testo unico in materia di rischio di incidente rilevante.
Le principali novità introdotte nel D.Lgs. 105/2015, rispetto la precedente legislazione, riguardano:
- il consolidamento del ruolo di indirizzo e coordinamento espletato dal Ministero dell’Ambiente, ora MASE (articolo 11);
- la definizione dei compiti del Ministero dell’Interno e in particolare del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Regioni nell’ambito delle attività di controllo e ispezione;
- l’introduzione di una modulistica unificata, a livello nazionale, utilizzabile in formato elettronico per la trasmissione della notifica e delle altre informazioni da parte del gestore (allegato 5);
- le procedure per l’attivazione del meccanismo della “deroga”, previsto dalla direttiva 2012/18/UE per le sostanze non in grado, in determinate condizioni chimico-fisiche, di generare incidenti rilevanti (articolo 4);
- il rafforzamento del sistema dei controlli, attraverso la pianificazione e la programmazione delle ispezioni negli stabilimenti (articolo 27);
- il miglioramento e l’implementazione delle misure necessarie a garantire maggiori informazioni al pubblico, nonché a permettere una più efficace partecipazione ai processi decisionali, in particolare nelle fasi di programmazione e realizzazione degli interventi nei siti in cui sono presenti stabilimenti a rischio di incidente rilevante (articoli 23-24);
- la definizione delle tariffe per le istruttorie e i controlli (articolo 30 e allegato I);
- l’implementazione della normativa tecnica necessaria per la sua attuazione e l’abrogazione delle norme tecniche pregresse.
Le attività
In Sicilia sono attualmente presenti, 28 Stabilimenti Seveso di soglia inferiore e 32 Stabilimenti Seveso di soglia superiore censiti nel 2023. La tipologia prevalente è rappresentata dai depositi di gas liquefatti (GPL), seguiti da stabilimenti di stoccaggio e distribuzione carburanti e stabilimenti per la produzione di energia. Gli stabilimenti più grandi e tecnologicamente complessi sono le raffinerie che sono installate principalmente nelle province di Siracusa (area industriale di Augusta, Melilli e Priolo Gargallo) e Messina (area industriale di Milazzo).
ARPA Sicilia:
- è componente del Comitato Tecnico Regionale (CTR) e partecipa alle sedute periodiche svolte dal Comitato nel corso delle quali si analizzano le risultanze dei gruppi di lavoro incaricati sulle istruttorie dei Rapporti di Sicurezza; vengono discussi e validati i risultati delle verifiche ispettive sui Sistemi di Gestione della Sicurezza, vengono valutati i NOF (nulla osta di fattibilità) delle diverse attività proposte dai diversi stabilimenti industriali e vengono espressi di compatibilità territoriale nel caso di nuovi insediamenti RIR in assenza dello specifico elaborato tecnico sui rischi di incidente rilevante (ERIR);
- è componente dei Gruppi di Lavoro nominati dal Comitato Tecnico Regionale (CTR) per la valutazione dei rapporti di sicurezza degli stabilimenti di soglia superiore;
- è componente delle Commissioni (formate da 3 componenti, ARPA, VVF, INAIL, formati secondo quanto previsto dal D.Lgs. 105/2015) nominate per la verifica dei sistemi di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti (SGS-PIR), rispettivamente per gli stabilimenti di soglia inferiore (SSI) e di soglia superiore (SSS), su mandato rispettivamente di Regione e del Comitato Tecnico Regionale CTR, e sulla base di una programmazione effettuata dagli Enti responsabili;
- su richiesta delle Autorità competenti vigila sul mantenimento delle misure di sicurezza e verifica l’attuazione delle prescrizioni e raccomandazioni fatte agli stabilimenti nel corso delle attività di istruttoria e di ispezione;
- su richiesta delle Autorità competenti, svolge attività di indagine post incidentali;
- svolge attività di supporto in fase emergenziale e post emergenziale alle Autorità competenti per la verifica della messa in sicurezza, per quanto attiene agli aspetti ambientali.
- supporta le Prefetture nella redazione dei Piani di Emergenza Esterna (PEE) e contribuisce alla redazione dei PEE, con particolare riferimento alla sezione ambientale del piano;
- partecipa a tavoli regionali e nazionali per la redazione di linee guida e/o istruzioni operative inerenti i rischi di incidente rilevante;
- partecipa al Coordinamento nazionale per l’applicazione uniforme della normativa Seveso sul territorio nazionale.
- partecipa al gruppo di Lavoro costituito dal CTR per l’individuazione degli stabilimenti o dei gruppi di stabilimenti di soglia inferiore e superiore per i quali la probabilità o la possibilità o le conseguenze di un incidente rilevante possono essere maggiori a causa della posizione geografica, della vicinanza degli stabilimenti stessi e dell’inventario delle sostanze pericolose presenti in essi (“effetto domino”);
- partecipa a tavoli tecnici regionali e nazionali per la redazione di normative e linee guida relative alla tematica rischio di incidente rilevante.
Si evidenzia che un passo importante è stato fatto nel 2019 quando la Regione si è dotata di un dispositivo normativo per effettuare le ispezioni nelle aziende a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore, poiché non era il linea come i controlli, grazie al contributo di Arpa, nelle aziende a rischio di incidente rilevante di soglia superiore. Nel 2019 è partito, quindi, il primo ciclo ordinario di visite ispettive nelle aziende a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore che si è concluso nel 2022.
I risultati di questo primo ciclo sono stati presentati il 24 Maggio 2024 al Seminario dal titolo “Ispezioni SGS per aziende a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore in Sicilia”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo, dall’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, dall’ARPA Sicilia, dal CNVVF e dall’INAIL.
Il seminario fa seguito ad un evento precedentemente svolto nel 2019 in occasione dell’inizio del primo ciclo di ispezioni ordinarie sui Sistemi di Gestione della Sicurezza delle aziende RIR di soglia inferiore, decretate dall’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana.
L’occasione è stata utile per mettere in evidenza, non solo i principali risultati raggiunti dal primo ciclo ispettivo, ma anche le principali criticità riscontrate, e ha permesso l’incontro e la discussione fra le parti pubbliche deputate ai controlli e quelle private proprietarie delle attività industriali.
A seguito delle richieste da parte degli esperti gestori degli stabilimenti RIR, è nata la proposta di istituire un Tavolo tecnico aperto fra Aziende e Enti deputati al controllo, per mettere via via in discussione le diverse problematiche che possono nascere nella conduzione aziendale, con particolare riferimento alle attività ispettive.