Water Reuse: la prima applicazione siciliana del decreto siccità

L’area del Mediterraneo diventerà sempre più arida a causa della crisi climatica per l’effetto combinato delle incostanti precipitazioni e dell’aumento dell’evapotraspirazione. Tale previsione è ampiamente descritta nel Sixth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change IPPC che dedica uno specifico focus sul Mediterraneo. Per una prima valutazione degli impatti sul territorio italiani dovuti alla crisi climatica è possibile consultate la Piattaforma nazionale sull’adattamento di cambiamenti climatici.

Come riportato da diversi documenti sui cambiamenti climatici, l’agricoltura italiana, come quella di tutti i Paesi dell’area mediterranea, è una delle più esposte e vulnerabili, di conseguenza, potrebbe essere necessario spostare le coltivazioni verso nord e/o a quote più elevate.

Per far fronte all’emergenza, le Istituzioni nazionali hanno risposto alla crisi con il Decreto Legge Siccità del 14 Aprile 2023 (Legge 13 giugno 2023, n.68, di conversione con modificazioni) che ha come obiettivo la semplificazione e l’accelerazione delle procedure autorizzative, con riferimento alla costruzione di infrastrutture idriche e l’efficientamento della risposta di Governo e Regioni alla crisi idrica.

Il decreto ha come finalità il riutilizzo delle acque reflue urbane affinate ai fini irrigui, industriali, civili ed ambientali.

Le acque affinate devono essere conformi agli obblighi di legge e, pertanto, devono essere sottoposte al monitoraggio secondo le modalità e le tempistiche stabilite dalle Autorità competenti. La distribuzione e l’utilizzo di queste acque sono anche oggetto di una gestione del rischio, difatti, il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti approva annualmente un piano di gestione dei rischi, acquisendo i pareri di ARPA Sicilia, dell’ASP competente per territorio e dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, prima del rilascio dell’autorizzazione al riuso delle acque reflue.

ARPA Sicilia svolge attività di supporto tecnicoscientifico agli organi preposti e Controlli sugli impianti di depurazione di acque reflue urbane.

Con il DDG n.1124 del 04.07.2024 – S001 della Regione Siciliana viene conferita al Comune di Castelvetrano (TP), l’autorizzazione allo scarico con finalità di riutilizzo agricolo con classe C, per l’impianto di depurazione locale, applicando così per la prima volta il decreto siccità.