Strategia Marina: il monitoraggio dei fondi duri e mobili nell’ambito della conservazione della biodiversità

Il 27 marzo Arpa Sicilia ha partecipato alla giornata di lavoro tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare per la presentazione dei risultati del I ciclo 2015-2017 di attuazione dei Programmi di Monitoraggio della Strategia Marina, previsti dal D.Lgs. 190/2010,  con un intervento sul Descrittore biodiversità “il monitoraggio dei fondi duri e mobili nell’ambito della conservazione della biodiversità” a cura di G. Bellissimo, B. Sirchia, V. Ruvolo, nel corso del quale sono state illustrate le attività sul monitoraggio delle biocostruzioni di fondo duro (habitat coralligeno) e mobile (habitat fondi a maërl/rodoliti) e dei fondi mobili interessati da abrasione dovuta alla pesca a strascico.

Le indagini sono state finalizzate alla determinazione della localizzazione e dell’estensione dell’habitat mediante l’impiego di strumentazione acustica ad alta risoluzione (Side Scan Sonar – SSS e Multibeam echosounder – MBES) e all’individuazione dell’habitat e dei popolamenti presenti acquisendo foto o filmati in alta definizione tramite un operatore subacqueo e un veicolo operato da remoto (Remotely Operated Vehicle – ROV).

Per la valutazione della condizione e vitalità dell’habitat si è proceduto all’analisi di dati-immagine georeferenziati (foto/video) con particolare riferimento alle specie strutturanti fito- e zoobentoniche e all’analisi quali-quantitativa delle specie macrozoo ed epimegabentoniche sui campioni biologici raccolti.

Nel video è possibile osservare i fondali di Marettimo, Petrosino, Capo Granitola, Isole Ciclopi ed Ustica. Le riprese mostrano le biocenosi tipiche del coralligeno di “parete” e di “piattaforma” che, a partire da 30 metri, si spingono fino a 90 metri di profondità. L’opera costruttrice delle alghe rosse calcaree incrostanti è coadiuvata da spugne, madrepore, vermi tubicoli, molluschi sessili e briozoi che, unitamente alla presenza di spugne arborescenti o delle gorgonie rosse e gialle dalle ramificazioni a ventaglio, contribuiscono ad aumentare l’eterogeneità e la diversità biologica del paesaggio sottomarino.

 

Per l’occasione è stato presentato il Sistema Informativo Centralizzato per la condivisione a livello comunitario dei dati di monitoraggio dell’ambiente marino-costiero italiano, ovvero la banca dati dove confluiscono e confluiranno tutti i dati raccolti dai monitoraggi nell’ambito della Strategia Marina.

Sono stati condivisi casi studio su descrittori specifici, quali biodiversità, specie aliene e rifiuti spiaggia e  sono state evidenziate alcune lessons learnt in merito ai monitoraggi in acque profonde, illustrando il percorso da svolgere verso i nuovi programmi di monitoraggio (Road Map) che dovranno essere definiti nel 2020.

Sul sito del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare sono disponibili tutti i materiali dell’evento.

Vedi anche: 

Tutela dell’ambiente marino (Marine Strategy)