Arpa Sicilia ha potuto avviare nei 1300 km di costa il monitoraggio di 30 corpi idrici rappresentativi tra quelli già individuati, omogeneamente distribuiti lungo l’intera costa siciliana, al fine di pervenire ad un quadro generale coerente ed esauriente dello stato ecologico e chimico delle acque.
Nel 2015 la Regione Siciliana ha stipulato con Arpa Sicilia una Convenzione per l’aggiornamento del quadro conoscitivo dello stato qualitativo delle acque siciliane ai fini della revisione del piano di gestione del distretto idrografico. Arpa si è impegnata ad effettuare attività di monitoraggio, ovvero campionamento ed analisi di determinati tratti marino costieri e corpi idrici superficiali e sotterranei.
Per ognuna delle tre tipologie di acque, è stato predisposto uno specifico POA (Piano Operativo delle Attività) che nel caso delle acque marino costiere prevede il monitoraggio di sorveglianza e operativo dei Corpi Idrici marino costieri della Sicilia.
Arpa Sicilia ha potuto avviare nei 1300 km di costa il monitoraggio di 30 corpi idrici rappresentativi tra quelli già individuati, omogeneamente distribuiti lungo l’intera costa siciliana, al fine di pervenire ad un quadro generale coerente ed esauriente dello stato ecologico e chimico delle acque.
Le indagini hanno permesso la classificazione dello stato ecologico, chimico e ambientale, di ciascun corpo idrico ai sensi del D.M. 260/2010 tenendo conto dei criteri di rappresentatività e raggruppamento indicati dalla Direttiva 2000/60/CE.
La Direttiva 2000/60/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”, istituisce un quadro per l’azione comunitaria finalizzata alla protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee.
Relazione finale – Acque marino costiere