Stato ecologico e chimico delle acque di transizione: i risultati del monitoraggio di Arpa Sicilia

Nel report si presentano le valutazioni dello stato chimico ed ecologico delle acque monitorate dal 2011 al 2018 da Arpa Sicilia ai fini dell’aggiornamento del quadro conoscitivo sul loro stato di qualità ambientale (ecologico e chimico) per la revisione del Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia (PdG) e per il superamento della condizionalità 6.1 per la Programmazione 2014-2020.

La valutazione dello stato di qualità ambientale delle acque di transizione siciliane, sulla base del monitoraggio effettuato dal 2011 al 2018, risulta completata su 16 dei 18 corpi idrici di transizione significativi, pari all’89% dei corpi idrici complessivamente presenti nel Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia. Pertanto risultano monitorati tutti i corpi idrici ad eccezione dello stagnone di Marsala, non a rischio, sul quale è stato effettuato solo il monitoraggio della fauna ittica, e del Lago di Venere, non a rischio, per il quale andrebbe rivalutata l’attribuzione alle acque di transizione, per le sue caratteristiche peculiari.

Dal monitoraggio si evince che il 100% delle acque di transizione è in stato ecologico non buono. Nella maggioranza dei casi (56%), lo stato inferiore a buono è determinato dal risultato dei macroinvertebrati; nel 38% dei casi dalla fauna ittica, dei quali il 12% ha solo questo elemento in stato non buono. In un solo caso (pari al 6%) il giudizio inferiore al buono dipende solo dagli elementi fisico-chimici e chimici a supporto. Complessivamente l’81% delle acque di transizione è in stato chimico non buono per concentrazioni di metalli (piombo, cadmio e nichel) e pesticidi superiori ai relativi standard di qualità ambientale (SQA).

Dopo l’inquadramento normativo di riferimento e la descrizione della rete e delle attività di monitoraggio sono descritti per ogni corpo idrico di transizione i risultati dell’attività per le acque monitorate nel corso del 2017-2018 nell’ambito della Convenzione ARPA-DAR, nonché per completezza i risultati dello stato di qualità dei corpi idrici di transizione monitorati da ARPA dal 2011 al 2016.

Il Piano Operativo Attività acque superficiali comprende le attività di monitoraggio sui corpi idrici fluviali, sugli invasi e sulle acque di transizione e rientra tra le attività previste dalla “Convenzione ARPA-DAR per l’aggiornamento del quadro conoscitivo sullo stato delle qualità delle acque sotterranee, superficiali interne, superficiali marino-costiere ai fini della revisione del Piano di gestione del Distretto Idrografico della Regione Sicilia”.