L’avvio delle attività di campo
A settembre 2024 sono state avviate le attività di campo per aggiornare le concentrazioni di contaminanti nei sedimenti marini della Rada. Obiettivo principale, valutare eventuali interventi per il recupero dei sedimenti marini.
Una collaborazione per definire i nuovi valori di intervento nella Rada
ARPA Sicilia, in collaborazione con ISPRA, CNR-IAS e ISS, ha dato il via al Piano per la definizione dei nuovi valori di intervento nella Rada di Augusta. Questa iniziativa rientra in una convenzione stipulata nel 2023 tra il Ministero della Transizione Energetica, ISPRA e la Regione Siciliana. Il programma prevede un’ampia campagna di campionamenti, analisi fisico-chimiche ed ecotossicologiche su sedimenti e organismi marini, con particolare attenzione anche agli aspetti sanitari. Le attività si protrarranno per 18 mesi.
Avvio delle attività di campo
A settembre 2023 sono state avviate le attività di campo per aggiornare le concentrazioni di contaminanti nei sedimenti marini della Rada di Augusta. L’obiettivo principale è valutare la necessità di interventi per il recupero ambientale dei sedimenti di quest’area strategica.
La convenzione
ARPA Sicilia, in collaborazione con ISPRA, CNR-IAS e ISS, ha dato il via al Piano per la definizione dei nuovi valori di intervento nella Rada di Augusta. Questa iniziativa rientra in una convenzione stipulata nel 2023 tra il Ministero della Transizione Energetica, ISPRA e la Regione Siciliana. Il programma prevede un’ampia campagna di campionamenti, analisi fisico-chimiche ed ecotossicologiche su sedimenti e organismi marini, con particolare attenzione anche agli aspetti sanitari. Le attività si protrarranno per 18 mesi.
L’origine del progetto
Il Ministero della Transizione Ecologica ha incaricato ISPRA, nel 2021, di verificare se i valori di intervento per i sedimenti marini, stabiliti nel 2005 per l’area della Rada di Augusta (SIN Priolo-Gargallo), fossero ancora in linea con le normative vigenti.
L’approccio integrato per la ridefinizione dei valori di intervento
ISPRA ha confermato la validità del criterio Probable Effect Level (PEL), suggerendo però la necessità di un aggiornamento basato sulle più recenti conoscenze ecotossicologiche e metodologie statistiche. In particolare, il mercurio, uno dei contaminanti più rilevanti, richiede un approccio integrato che tenga conto sia del bioaccumulo negli organismi marini sia dei potenziali impatti sanitari. Per questo motivo, è stato costituito un gruppo di lavoro con la partecipazione dell’Istituto per lo Studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino (IAS-CNR) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Il piano operativo: alla ricerca di inquinanti
Le attività previste dal piano operativo comprendono la ricerca di inquinanti specifici nei sedimenti e lo studio della loro migrazione verso gli organismi marini presenti nell’area. Sono previste inoltre campagne di pesca scientifica all’interno e all’esterno della rada, oltre al monitoraggio tramite organismi filtratori come i bivalvi (Mussel Watch). ARPA Sicilia si occuperà del prelievo dei sedimenti, della raccolta delle specie oggetto di analisi e della messa a dimora dei mitili per quantificare il bioaccumulo.
Analisi e report finali
ISPRA, IAS-CNR e ISS utilizzeranno modelli statistici e indici ecotossicologici per analizzare i dati raccolti e determinare i nuovi valori di intervento. I risultati verranno trasmessi al Ministero della Transizione Energetica e alla Regione Siciliana tramite un report dettagliato.