Qualità dell’aria in Sicilia, dal monitoraggio alle politiche di tutela e prevenzione

Salvaguardare la qualità dell’Aria Ambiente rappresenta un fattore decisivo nella tutela del benessere umano e degli ecosistemi. Ad ARPA Sicilia è affidato il compito di fornire il quadro conoscitivo necessario affinché tutte le autorità competenti, in primo luogo la Regione Siciliana, possano elaborare le politiche di gestione dell’ambiente.

Il monitoraggio della qualità dell’aria

In questo video Anna Abita – UOC Qualità dell’Aria di ARPA Sicilia, illustra i punti cardine individuati dalla normativa per la valutazione e il monitoraggio della qualità dell’aria: la Zonizzazione del territorio, la Valutazione della qualità dell’aria, il Programma di Valutazione e la rete di misura, i Piani di Tutela della Qualità dell’Aria.

Per un’aria più pulita in Europa e in Italia

La valutazione della qualità dell’aria e gli obiettivi di qualità per garantire un adeguato livello di protezione della salute umana e degli ecosistemi sono definiti  dalla Direttiva 2008/50/CE  “Qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”.

In Italia il D.Lgs. n. 155/2010 che recepisce la direttiva europea ha istituito un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente, con l’obiettivo di:

  • individuare gli obiettivi di qualità dell’aria ambiente. Lo scopo è prevenire, ridurre e, se possibile, evitare gli effetti nocivi per la salute umana e per l’ambiente
  • riuscire a salvaguardare la qualità dell’aria ambiente quando è buona
  • creare delle misure di contenimento nei casi critici
  • garantire al cittadino l’informazione sulla qualità dell’aria ambiente
  • istituire metodi e criteri comuni a livello nazionale per la valutazione della qualità dell’aria ambiente
  • realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell’Unione europea in materia di inquinamento atmosferico

La zonizzazione del territorio
Il territorio Siciliano è stato suddiviso in aree che hanno al loro interno delle pressioni omogenee e un’orografia paragonabile.
Gli agglomerati urbani individuati sono Palermo, Catania e Messina, aree con forti pressioni prodotte dal traffico veicolare e dal riscaldamento domestico. L’agglomerato  Aree Industriali include i Comuni sul cui territorio insistono le principali aree industriali ed i Comuni sul cui territorio la modellistica di dispersione degli inquinanti atmosferici individua una ricaduta delle emissioni delle stesse aree industriali, l’agglomerato “Altro” che include l’area del territorio regionale non inclusa nelle zone precedenti.
La zonizzazione del territorio incide sulla rete di misura e nella valutazione della qualità dell’aria.

La rete, i dati e il conseguimento degli standard normativi

A marzo 2021 per la valutazione della qualità dell’aria si utilizzano i dati di monitoraggio di 34 delle 53 stazioni previste nel Programma di Valutazione. Di queste 22 sono gestite da Arpa Sicilia (13 in aree industriali, 3 in zona altro, 3 nell’agglomerato di Catania, 2 nell’agglomerato di Palermo, 1 nell’agglomerato di Messina) e 12 sono gestite da diversi enti, pubblici e privati. Al completamento della rete, la gestione di tutte le stazioni previste dal Programma di Valutazione sarà curata da ARPA Sicilia. I dati rilevati dalle rete di monitoraggio sono trasmessi ad Ispra ed al Ministero dell’ambiente e all’Unione Europea per la valutazione del conseguimento degli standard normativi. I dati provenienti dalle stazioni del Programma di Valutazione, contribuiscono alla valutazione della qualità dell’aria.

All’origine del dato, le stazioni di monitoraggio

Nel video Riccardo Antero, ci illustra le caratteristiche di una stazione di Fondo Urbana, ovvero presente all’interno di un’ area edificata in continuo o almeno in modo predominate, in cui il livello di inquinamento non è influenzato prevalentemente da specifiche fonti ma dal contributo integrato di tutte le fonti.

Il Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria

Il Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria è uno strumento di pianificazione che permette gli interventi strutturali su tutti i settori responsabili di emissioni di inquinanti (traffico veicolare, grandi impianti industriali, energia, incendi boschivi, porti, rifiuti). L’obiettivo è garantire il miglioramento della qualità dell’aria su tutto il territorio regionale: sui principali agglomerati urbani e sulle aree industriali.
Il Piano si basa sui dati di monitoraggio della rete e sull’inventario delle emissioni, un documento elaborato sul territorio regionale che individua le sorgenti antropiche e naturali presenti sul territorio e riesce a stabilire quali contribuiscono alle concentrazioni dei vari inquinanti.

Il Piano di Tutela della qualità dell’aria adottato nel 2018  individua 25 misure che vanno a intervenire sulle sorgenti di emissioni più importanti ovvero il traffico veicolare, i porti, gli impianti industriali, gli impianti di trattamento dei rifiuti, gli impianti agricoli e zootecnici che contribuiscono anche alla formazione di sorgenti secondarie che influenzano la concentrazione degli inquinanti.

L’elaborazione dei dati, il bollettino giornaliero e le relazioni

ARPA Sicilia pubblica i dati di monitoraggio delle stazioni nel bollettino giornaliero ed elabora annualmente i dati validati per valutare la conformità con i limiti prescritti e studiare l’andamento delle concentrazioni degli inquinanti negli anni. Nel video Lucia Basiricò illustra la valutazione della qualità dell’aria per l’anno 2019.

Il valore limite previsto dalla normativa è il livello fissato in base alle conoscenze scientifiche, al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi per la salute umana o per l’ambiente nel suo complesso. Il superamento dei valori limite richiede necessariamente l’adozione di misure di mitigazione previste nel Piano, che se non adottate possono determinare procedure di infrazione.