Pubblicata ieri la Direttiva (UE) 2024/2881 approvata il 23 ottobre 2024 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, che si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria in Europa e tutelare la salute dei cittadini. Gli Stati membri avranno due anni per recepire la normativa e integrarla nei propri ordinamenti nazionali.
Cosa prevede la Direttiva
La direttiva stabilisce nuovi standard di qualità dell’aria per gli inquinanti, da raggiungere entro il 2030, che sono maggiormente allineati agli orientamenti dell’OMS sulla qualità dell’aria. Tali inquinanti comprendono, tra l’altro, il materiale particolato PM10 e PM2,5, il biossido di azoto e il biossido di zolfo, tutti notoriamente responsabili di problemi respiratori.
A titolo di esempio, si riporta una tabella che confronta i limiti per PM10, PM2.5 e NO2:
Direttiva 2008/50/CE | WHO Air quality guideline values, ed.2021 | Direttiva
2024/2881/CE |
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PM10 | media annua | 40 | 15 | 20 |
media giornaliera | 50 | 45 | 45 | |
massimo n. superamenti media giornaliera in un anno | 35 | 3 | 18 | |
PM2.5 | media annua | 25 | 5 | 10 |
media giornaliera | – | 15 | 25 | |
massimo n. superamenti media giornaliera in un anno | – | 3 | 18 | |
NO2 | media annua | 40 | 10 | 20 |
media giornaliera | – | 25 | 50 | |
massimo n. superamenti media giornaliera in un anno | – | 3 | 18 |
Il monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia
ARPA Sicilia valuta la qualità dell’aria a livello regionale. Per monitorare la qualità dell’aria si avvale dei dati rilevati dalle stazioni della rete e fornisce giornalmente informazioni attraverso il “Bollettino Aria“. L’agenzia pubblica e trasmette la relazione annuale a tutte le autorità competenti per fornire il quadro conoscitivo necessario a determinare le politiche di gestione dell’ambiente. Attraverso la piattaforma “infoARIA” trasmette i dati di qualità dell’aria alla Comunità Europea.